Quest’opera fa parte del mio ciclo pittorico “Il Senso della Vita”, una serie che ho iniziato nel 2025 con il dipinto intitolato “Life“. Questo quadro si sviluppa attraverso tre fasce cromatiche distinte, ognuna pensata per rappresentare una specifica condizione dell’animo umano in relazione all’Universo. È una mia personale esplorazione delle fasi dell’esistenza, che risuona con le riflessioni di quelle correnti filosofiche che indagano il percorso dell’individuo verso la realizzazione o la sua distanza da essa. Le macchie di colore, nei toni dell’oro, dell’argento o del grigio, sono elementi simbolici che uso per indicare i diversi momenti di felicità che ho osservato nell’esperienza umana. Un’analisi della condizione umana attraverso la lente della gioia e del dolore.
La Prima Fascia: L’Ascensione alla Pace Interiore
La parte superiore del dipinto è dominata dal bianco, un colore che per me evoca la Pace interiore. È il momento in cui l’individuo raggiunge la consapevolezza più alta, riconoscendo la propria profonda unità con l’Universo. Questo concetto, che ritrovo nelle filosofie orientali e in alcune tradizioni mistiche, parla di un’interconnessione profonda, di un superamento di ogni dualità. In questo stato di armonia perfetta, la felicità è piena e incondizionata, e la simboleggio con pennellate dorate, che esprimono una gioia assoluta e trascendente, quasi un’illuminazione esistenziale.
La Seconda Fascia: L’Equilibrio della Tranquillità
La fascia centrale del quadro è pervasa dal blu, un colore che per me incarna la tranquillità e l’equilibrio. Questo è uno stadio che precede la Pace più profonda, caratterizzato da momenti di felicità che, seppur appaganti, sono spesso più materiali, imperfetti ed effimeri. Sono stati di benessere che derivano dal raggiungimento di obiettivi concreti – che siano sentimentali, economici o comunque legati a mere esperienze di vita, esperienze che valorizzano l’equilibrio e l’appagamento che viene dal successo nel mondo o dalla realizzazione dei desideri. Qui, le pennellate argentate prevalgono, indicando una felicità legata ai successi terreni, ma ho inserito anche sporadiche pennellate dorate per suggerire l’esistenza di rari, ma autentici, sprazzi di gioia più profonda, un barlume di qualcosa di trascendente in una dimensione ancora molto legata al quotidiano.
La Terza Fascia: La Discesa nella Lontananza
La sezione inferiore del dipinto si tinge di viola e nero, colori che uso per rappresentare una condizione di lontananza dall’equilibrio e dalla serenità, un vero e proprio stato di disperazione. Questa combinazione cromatica, e la condizione che descrive, riflettono le tematiche dell’esistenzialismo, che esplora l’angoscia, la solitudine e il senso di vuoto dell’individuo di fronte all’assurdità dell’esistenza, o le analisi psicologiche che affrontano gli stati di sconforto e alienazione. In questa fase, i momenti di felicità, se ci sono, sono brevi e flebili, e li rappresento con piccole e veloci punte di pennello di colore grigio. In questa sezione sono i momenti di sconforto e abbattimento a essere predominanti e ricorrenti, simboleggiati dall’intensità del nero, che qui non è solo assenza di colore, ma vera e propria rappresentazione del vuoto esistenziale e della perdita di speranza.